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L’autismo ai tempi del COVID-19 per i caregivers.

Come vivono i genitori di un bambino autistico l'emergenza covid-19

Oggi ricorre la XIII Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo. Per questo motivo, volevamo raccontarti la quotidianità di due genitori di un bambino nello spettro autistico che lavorano durante l’emergenza COVID-19.

Durante i giorni del COVID-19, diventa più difficile per le famiglie gestire le misure restrittive per una persona nello spettro Autistico. Ciononostante, si trovano abituali risorse e nuove soluzioni come videoconferenze e tutorial che aiutano a gestire la quotidianità.

Manuela, Francesco e Vittorio

Manuela e Francesco sono i genitori di Vittorio, un bambino di 3 anni e mezzo, nello spettro autistico. Manuela è infermiera e Francesco è autista soccorritore. Manuela lavora all’hospice Anemos della Onlus Luce per la Vita, ubicato all’interno dell’AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano (To) dove si trova oggi anche un centro COVID-19.

Vittorio frequenta la prima classe della scuola dell’infanzia e prima dell’emergenza svolgeva diverse attività extra scolastiche, quali le terapie comportamentali, la TMA (Terapia Multi sistemica in Acqua metodo Caputo-Ippolito) e l’ippoterapia.

Abbiamo posto loro alcune domande.

Come state vivendo questo momento e come lo sta vivendo Vittorio?

Manuela: “Vista l’esposizione professionale di entrambi siamo stati costretti a interrompere le terapie pur rimanendo in contatto con gli operatori mediante videochiamate. Non possiamo avere contatti con nessuno. Abbiamo i nonni paterni accanto a casa, ma Vittorio deve purtroppo vederli a debita distanza Abbiamo notato un maggiore attaccamento a loro, in questo periodo che causa sofferenza, ma nonostante tutto è un segnale positivo.

In linea di massima, diciamo che va  bene, ma le difficoltà esistono. Considerate le nostre rispettive professioni e i rischi potenziali che corriamo, il confinamento è molto stringente e spesso ci diamo il cambio sulla porta di casa per andare al lavoro.”

Quali attività state svolgendo e quali risorse state utilizzando per organizzare il tempo di Vittorio, dentro casa?

Manuela: “Stiamo lavorando prevalentemente sul consolidare le competenze acquisite prima del lockdown, per evitare regressioni. Inoltre, stiamo provando a lavora sull’acquisizione di nuove autonomie e sulle consegne verbali, come riordinare oggetti o fare la pizza insieme.”

Da quando le misure restrittive sono state messe in atto svolgete qualche attività in videoconferenza con i vostri terapisti?

Manuela: “Siamo in contatto con il supporto a distanza dei terapisti che seguono Vittorio e organizziamo delle sessioni che prevedono registrazioni video di Vittorio mentre svolge alcuna attività strutturate e finalizzate al raggiungimento di obiettivi definiti. Come detto prima, lavoriamo soprattutto sul consolidamento delle competenze acquisite per evitare delle regressioni.”

Una nuova routine da seguire

Ai tempi del COVID-19, molti caregivers e famiglie che hanno un loro caro nello spettro autistico hanno sostituito gradualmente la routine che non può essere mantenuta con una nuova routine. Inoltre, lavorano insieme ai professionisti di riferimento, alla pianificazione di attività diverse.

Scopri insieme a noi i tutorial realizzati dall’Associazione Farecontatto per fare alcune attività motorie negli spazi della tua abitazione e usa questa piccola infografica con semplici consigli.

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