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Lavoro e persone con disabilità intellettiva

Inclusione lavorativa delle persone con disabilita

La legge del 12 marzo 1999, n° 68 costituisce la normativa attuale di riferimento per l’inserimento lavorativo  delle persone con disabilità.

Si tratta di un insieme di norme che garantiscono un collocamento mirato delle persone con disabilità, grazie a servizi di sostegno e alla cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti.

Ciononostante, se si analizzano i dati nazionali circa l’occupazione di persone con disabilità in Italia, emerge un quadro sconfortante. Secondo le statistiche elaborate dall’ISTAT nel 2015, tra le persone con limitazioni funzionali gravi gli occupati sono solo il 19,7%, contro il 46,9% tra chi ha limitazioni lievi, invalidità o patologie croniche[1].

Pertanto, l’inclusione delle persone con disabilità intellettiva richiede interventi articolati e complessi per gestire al meglio l’inserimento lavorativo.

Nella disabilità intellettiva, il sostegno all’inserimento riguarda non solo la rimozione di barriere fisiche o architettoniche, ma soprattutto l’introduzione all’interno dell’ambito lavorativo di nuove modalità di comunicazione, accessibilità dei  materiali e gli strumenti di lavoro, semplificazione del linguaggio e della comunicazione.

Il Centro Studi per i Diritti e la Vita Indipendente dell’ Università di Torino (Centro Studi DiVi) è attivo nel campo della promozione di esperienze di ricerca, di pratiche sociali e politiche per l’ inclusione delle persone con disabilità.

Il Centro Studi DiVI ha elaborato una serie di strumenti psico-pedagogici e formativi da mettere in atto per realizzare l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità intellettiva detto Work Intellectual Disability Environment (WIDE) in italiano Ambiente di lavoro per la disabilità intellettiva (WIDE). L’approccio WIDE si articola su due assi portanti:

L’ iter educativo della persona con disabilità e l’importanza del lavoro per guadagnare un’identità adulta

Un supporto all’azienda nella costruzione/adattamento delle mansioni del lavoratore per garantire la sua massima produttività.

Le fasi dell’attivazione del metodo WIDE sono riassumibili in 5 passaggi principali

L’inserimento lavorativo basato sul metodo WIDE si focalizza sul contesto organizzativo nella formazione, sensibilizzazione, sviluppo di nuove metodologie comunicative all’interno dell’azienda. L’azienda deve essere preparata e formata nell’accogliere lavoratori con disabilità intellettiva e non lasciata a sé stessa nella gestione. Solo attraverso l’ accompagnamento e la formazione in azienda sarà possibile sviluppare un ambiente lavorativo che sia inclusivo e che abbia gli strumenti per creare inclusione.

Per saperne di più: https://www.centrostudidivi.unito.it/progetti/wide-sostegno-al-diritto-al-lavoro


[1] ISTAT e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali “Inclusione Sociale delle Persone con Limitazioni Funzionali, Invalidità o Cronicità gravi”  (2015) https://www.istat.it/it/files//2015/07/Inclusione-sociale-persone-con-limitazioni-funzionali_def_240715.pdf