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Il Bonus Domiciliarità della Regione Piemonte: intervista al dottor Osvaldo Milanesio

A gennaio abbiamo dedicato un articolo del nostro magazine ai bandi attivi in Piemonte a sostegno della disabilità. Se te lo sei perso puoi trovarlo qui. Una delle misure attualmente attive è il Bonus Domiciliarità, un contributo mensile di 600 euro per l’acquisto di servizi di assistenza familiare per persone con disabilità o non autosufficienti. Si tratta di una novità assoluta che sta registrando molti riscontri positivi tra gli utenti. 

Ne abbiamo parlato insieme al Dottor Osvaldo Milanesio, Responsabile del settore Politiche per le pari opportunità, diritti e inclusione, progettazione e innovazione sociale della Regione Piemonte.     

Guida al Bonus Domiciliarità

Bonus Domiciliarità della Regione Piemonte: come nasce e di cosa si tratta 

Il Bonus Domiciliarità è una misura studiata nell’ambito del nuovo programma regionale sul Fondo Sociale Europeo, nata dalla visione politica dell’amministrazione regionale, che l’ha sposata in toto.  

Le risorse sono destinate all’inclusione sociale e, in particolare, al raggiungimento dell’obiettivo K del Fondo Sociale, con cui si intende rafforzare il sistema dei servizi sociosanitari. All’interno di questo quadro normativo europeo, come Regione Piemonte, abbiamo deciso di attivare una misura specifica che intende potenziare le misure già esistenti, cercando di dare una risposta concreta a tutte quelle persone che non riescono ad accedere ad altri interventi e misure.  

Per la prima volta i cittadini possono accedere in maniera diretta al beneficio attraverso una domanda presentata nell’ambito di un bando unico regionale. Le persone possono usufruire e rendicontare il buono in autonomia. La logica con cui è stato creato mira ad abbattere le liste d’attesa, dare una risposta vera e consistente. I numeri che stiamo ricevendo ci confermano che c’è molto fermento su questa misura, stiamo ottenendo un buon riscontro.  

Chi sono le persone maggiormente coinvolte dal Bonus?  

La Regione Piemonte registra uno dei tassi maggiori di invecchiamento della popolazione. Il Bonus Domiciliarità si rivolge ad anziani, persone con disabilità o non autosufficienti. Attualmente sono state presentate 1098 domande e 938 sono ancora in fase di bozza, cioè non ancora inviate. La fascia di richiedenti più elevata è quella degli anziani, ma non abbiamo ancora dati completi a disposizione.  

Centri diurni  

Il bonus Domiciliarità non prevede il coinvolgimento dei centri diurni per via del Fondo Sociale. Avevamo bisogno di individuare l’ammontare di spesa minima che si presume sia necessaria per acquisire un servizio di sostegno alla domiciliarità. I costi relativi all’impiego di un assistente e la frequentazione di un centro diurno sono molto difformi tra loro e questa diversità non ci ha permesso di quantificare un importo unitario che fosse significativo e univoco. 

Punti di forza del Bonus Domiciliarità 

È la prima volta che facciamo un esperimento del genere, ma sappiamo già che uno dei punti di forza della misura è la messa a disposizione della famiglia di risorse economiche vere, con cui poter scegliere liberamente le modalità dell’assistenza. Abbiamo inoltre una rendicontazione semplificata, che ci serve per attestare che la famiglia abbia mantenuto l’azione del servizio per i 24 mesi richiesti. Basta solo presentare le ricevute dei versamenti contributivi all’INPS con cadenza trimestrale. Attualmente non disponiamo di uno sportello fisico, ma abbiamo semplificato la procedura attraverso un sistema di domande e risposte, numero verde ed e-mail dedicate. Cerchiamo di equilibrare l’assenza di un punto di riferimento fisico con un sistema digitale ben strutturato e con la tempestività delle risposte.     

Il Bonus Domiciliarità è una misura unica a livello regionale che assicura l’assistenza delle persone che vivono una disabilità e ripensa in maniera efficace al sostegno dei cittadini più anziani. Si tratta di una forma innovativa di supporto alle famiglie, sostenuta da un sistema digitale progettato per rispondere con tempestività alle necessità degli utenti. Le risorse saranno distribuite in quattro periodi diversi dell’anno attraverso quattro sportelli online, così da permettere a quante più persone possibili di richiedere il contributo.     

Come possiamo aiutarti?  

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