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Le spiagge accessibili in Sardegna

stessa spiaggia stesso mare, ma accessibile

Per questa ultima settimana d’agosto non potevamo che parlare di vacanze, di mare, ma soprattutto di spiagge accessibili in Sardegna.

Ne abbiamo parlato con Alfio. Alfio Uda senza volerlo è diventato un’attivista. In seguito a un incidente stradale che ha determinato la perdita parziale dell’uso delle gambe e del braccio destro, ha purtroppo riscontrato come molte delle spiagge definite accessibili, in realtà non lo siano. Per questo motivo, Alfio ha creato una pagina Facebook seguitissima: Spiagge accessibili ai disabili in carrozzina in Sardegna.

Alfio, ci racconti come e perché è nata la pagina Facebook.

Il 14 Maggio 2020, abbiamo lanciato Spiagge accessibili ai disabili in carrozzina in Sardegna.

Ed è stato da subito un grande successo. Il tema dell’accessibilità è un argomento molto sentito sia dalle persone che hanno una disabilità motoria, da molti caregivers, ma in generale dalla maggioranza dei cittadini.

Ho notato che le persone hanno bisogno e ricercano informazioni che siano attendibili.

Per esempio, lo sapete che ci sono siti, come ad esempio quello di Legambiente, che dà informazioni completamente sbagliate sulle spiagge per disabili? Gli abbiamo scritto, e per tutta risposta hanno eliminato ogni indicazione. Sono passati dagli errori al nulla assoluto, penalizzando una serie di località che invece restano accessibili.

Mentre nel caso della lista delle spiagge fornite da Disabili.com la lista proposta dè fuorviante e imprecisa. Per coloro che conoscono la Sardegna, ci sono spiagge come Cala Goloritzè (NU), Cala Luna (NU), Cala Sisine (NU), Cala Cipolla che sono per le persone con una disabilità motoria assolutamente inaccessibili.

La Sardegna è la regione con il più alto numero di km di costa (1.897 km), tuttavia gli stabilimenti che assicurano l’accessibilità sono pochi e spesso poco segnalati.

Conosco tante persone che vivono una disabilità che si sono ormai rassegnate. Queste persone vanno sempre nelle solite spiagge, o si fanno aiutare dagli amici o dai propri familiari perché mancano le passerelle, o si sono comprate con i propri soldi la sedia JOB. Ancora di più sono le persone che semplicemente hanno rinunciato ad andare al mare.

Questo è ingiusto ed inaccettabile e ho pensato che mancasse una rete d’informazioni e contatti  per poter far conoscere quali sono le spiagge accessibili, ma anche per poter far crescere il numero di spiagge accessibili, promuovendo e favorendo la collaborazione tra comuni ed imprenditori.

Il turismo accessibile contribuisce a indotto di oltre 786 miliardi di EUR all’anno

Sapevi che sulla base di uno studio, ormai datato (2012) realizzato dalla Commissione Europea, il turismo accessibile ha un indotto di oltre 786 miliardi di EUR all’anno e un PIL di 394 miliardi di EUR con oltre 8,7 milioni di posti di lavoro nell’UE.[1]

È quindi importante continuare a promuovere questo indotto, farlo crescere, dato che si stima che oltre il 20% delle persone in Europa abbiano un problema con la disabilità.

Per esempio, nel caso degli stabilimenti è importante poter investire per poter assicurare che abbiano alcuni requisiti per rendere gli stabilimenti e le spiagge accessibili:

  1. presenza di un parcheggio adiacente allo stabilimento balneare;
  2. percorso pedonale adeguato e riconoscibile, che conduca allo stabilimento;
  3. accesso all’area attrezzata della spiaggia (ombrelloni, lettini, ecc) mediante adeguata passerella;
  4. servizio igienico adeguato e doccia adeguata;
  5. piazzola per per posizionare il lettino e ombrellone ed effettuare il passaggio posturale in tutta sicurezza;
  6. sistema di guida e orientamenti specifici per persone con esigenze specifiche e ipovedenti;
  7. accesso alla reception e al bar di spiaggia.
requisiti indispensabili rendere gli stabilimenti e le spiagge accessibili: 1) presenza di un parcheggio adiacente allo stabilimento balneare; 2) percorso pedonale adeguato e riconoscibile, che conduca allo stabilimento; 3) accesso all’area attrezzata della spiaggia (ombrelloni, lettini, ecc) mediante adeguata passerella; 4) servizio igienico adeguato e doccia adeguata; 5) piazzola per la carrozzina; 6) sistema di guida e orientamenti specifici per persone con esigenze specifiche e ipovedenti; 7) accesso alla reception e al bar di spiaggia.

Naturalmente tutto ciò non si può fare senza il sostegno economico e regolamentare degli enti pubblici.

Alfio, quali sono i vostri obiettivi futuri?

Gli obiettivi per il futuro sono tanti, in un’ottica di società inclusiva.

Stiamo pensando di costituirci come associazione di promozione sociale od ONLUS, per diventare un ente costituito ed interlocutore istituzionale con il settore pubblico e privato.

E poi, dato che io non posso entrare in acqua, a causa di un problema di termoregolazione, ho il sogno creare uno stabilimento insieme alla mia compagna fisioterapista. Nello stabilimento si potrà fare idroterapia, fisioterapia e kinesiterapia in acqua a oltre 30 gradi. Infatti, quando la temperatura dell’acqua supera i 30 gradi si hanno effetti benefici sulla spasticità e quindi sull’articolarità e consentono al fisioterapista di fare movimentazioni che sarebbero altrimenti impossibili in un ambiente esterno

E poi qualche mese fa, abbiamo adottato una cagnolina focomelica, senza la zampetta anteriore sinistra. Quindi, il mio sogno è naturalmente creare uno stabilimento che accolga i cani e che sia accessibile alle persone con disabilità.  .

Scopri la lista delle spiagge accessibili segnalati da Alfio.

https://www.linkabili.it/lista-delle-spiagge-accessibili-in-sardegna/

[1] Economic impact and travel patterns of accessible tourism in Europe – Final Report

http://www.accessibletourism.org/resources/toolip/doc/2014/07/06/study-a-economic-impact-and-travel-patterns-of-accessible-tourism-in-europe—fi.pdf