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Inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

Persona ipovedente con disabilità fisica al lavoro

L’inclusione lavorativa delle persone con disabilità è un argomento di cui si parla spesso. Secondo i dati più recenti a livello nazionale, il 61% delle persone con disabilità sono fuori dal mercato del lavoro. Di questo 61%, il 52% è ritirato dal lavoro, per cui percepisce una pensione mentre il 9% si dichiara inabile al lavoro. Le persone occupate con disabilità sono il 3,7% , mentre il 2% è in cerca di occupazione.


Infografica sull'inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Dati ISTAT

Per quanto riguarda la Sardegna, il quadro non è gratificante. Le persone occupate con disabilità sono soltanto l’1,7% rispetto al 3,7% della media nazionale.

Gli “Accomodamenti ragionevoli” sono degli strumenti di inclusione lavorativa utili a permettere sia l’inserimento che la permanenza nel posto di lavoro.

Cosa sono gli Accomodamenti ragionevoli

Gli accomodamenti ragionevoli sono modifiche o adattamenti necessari ed appropriati che garantiscono alle persone con disabilità la loro partecipazione al contesto lavorativo.


Pertanto, l’accomodamento ragionevole riguarda la compatibilità dell’ambiente di lavoro con il funzionamento della persona. Questo implica l’eliminazione di tutte le barriere che ostacolano la piena ed effettiva partecipazione delle persone con disabilità alla vita professionale.


I provvedimenti considerati ragionevoli, comprendono interventi di carattere organizzativo come la rimodulazione dell’orario di lavoro, il cambiamento dei turni, la redistribuzione delle mansioni, il lavoro agile. Per quanto riguarda gli interventi di carattere tecnico-materiale, troviamo la sostituzione delle attrezzature, il riallestimento della postazione di lavoro, l’ abbattimento delle barriere architettoniche e l’adozione di nuove tecnologie.

Non ultimo, gli accomodamenti si definiscono ragionevoli in quanto non devono imporre un onere sproporzionato o eccessivo, che gravi sulla sostenibilità economica aziendale.

Quadro normativo

La Legge 68/99, modificata dal Decreto Legislativo 151/2015, introduce l’accomodamento ragionevole come una delle misure a cui destinare fondi pubblici e privati per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

Tale normativa indica al datore di lavoro la necessità di adottare le misure necessarie che consentano alle persone con disabilità di accedere ad un nuovo lavoro o di conservarlo.

Inoltre, la formazione e il tutoraggio per il personale dipendente rappresentano dei validi strumenti per l’inclusione. Infatti, il lavoratore con disabilità può essere affiancato da un collega per consentirgli un inserimento più efficace ed inclusivo.

A tal proposito, nel D.Lgs 151/15 è prevista l’istituzione della figura del disability manager in quanto responsabile dell’inserimento lavorativo.

Conclusioni

Ad oggi, non sono state emanate le apposite linee guida che impongano al datore di lavoro privato l’obbligo di adozione degli accomodamenti ragionevoli.

Ciononostante, con la Legge Delega 124/2015, le pubbliche amministrazioni con più di 200 dipendenti hanno l’obbligo di garantire l’effettiva inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

Questo scenario dimostra che nonostante i piccoli progressi, vi sia molto da fare per promuovere l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.


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